Perché si parla sempre più spesso di decoro?
Quale immaginario producono le battaglie civiste e perché il loro potere comunicativo è così simile a quello che la Sontag definì “fascino fascista”?
“Lo spazio urbano viene sottoposto a rigidi controlli e a sorveglianza, diviso in zone più o meno accessibili, così come viene diviso in campi semantici opposti: da un lato l’ordine, la pulizia, l’uniforme, l’autorizzato, dall’altra il disordine, lo sporco, l’informe, l’abusivo”.

Carmen Pisanello, In nome del decoro, Dispositivi estetici e politiche securitarie, ombre corte, Verona 2017.

Banksy